sabato 28 novembre 2009

MENU’ S. SILVESTRO


BENVENUTO
- primizie di mare
- fritturina con polentina

ANTIPASTO
- antipasto della laguna
- ½ astice grigliato con capasanta

PRIMI PIATI
-zuppetta di pesce
- paccheri con gamberoni e zucchine

SECONDI PIATTI
- Branzino o rombo con patate e carciofi

DESSERT
- Ananas al grand marnier
- Panettone
- Spumante

ORE 1,30 PASTA E FAGIOLI
COTECHINO CON LENTICCHIE

Euro 95.00 - bevande incluse

domenica 23 agosto 2009

IL MERCOLEDI SERA...GIRO PIZZA


Per quanti decidano di passare una serata in compagnia in un locale allegro, rustico e degustare ottime pizze, IL MERCOLEDI SERA, il Ristorante Autorimessa, organizza dalle 19.30 in poi un giro pizza: 4 gusti di pizza a scelta a soli 12.00 Euro a persona!!
Non potete non approfittare di questa offerta strepitosa!!
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VI ASPETTIAMO!

sabato 22 agosto 2009

Tortino di penne in crosta


Ingredienti per 4 - 6 persone:

280 grammi di pennette
300 grammi di passata
150 grammi di pisellini
2 rotoli di pasta sfoglia o pasta brisee
1 spicchio di aglio
1 spicchio di cipolla
4 foglie di basilico
1 dl di besciamella
2 cucchiai di panna
4 uova
40 grammi di provolone grattugiato o parmigiano
olio
sale

In una casseruola, fate bollire dell’acqua e lessate le pennete, scolatele al dente, raffreddatele sotto l’acqua e conditele con due cucchiai di olio.

In un tegame mettete a rosolare aglio, la cipolla e 3 cucchiai di olio ed i pisellini. A questo fondo, unite la passata e lasciate cuocere per 5 minuti.

Incorporate il basilico, la besciamella e la panna; sbattete le uova ed unitele al composto insieme al formaggio e per ultime le pennette

Foderate uno stampo con un rotolo di pasta sfoglia (o brisee), trasferite le pennette e coprite il tutto con il secondo rotolo di pasta, in modo da chiudere il tortino ed infornate per circa 45 minuti a 190°.

lunedì 10 agosto 2009

Risotto alla vodka e salmone


Ingredienti

350 gr di riso
2 bicchierini di vodka
150 gr di salmone affumicato
Erba cipollina
Panna liquida
Brodo
Burro
Sale e pepe bianco

Preparazione

Sciogliere una noce di burro con il salmone tagliato a pezzettini, versare il riso e mescolarlo per alcuni istanti con il condimento.
Bagnare con la vodka e lasciare evaporare, quindi salare e portare a cottura il riso unendo un mestolo di brodo caldo alla volta.
Quando il riso sarà al dente spegnere, condire con un trito di erba cipollina, pepe e qualche cucchiaio di panna, mescolare e lasciare mantecare per alcuni minuti. Servire caldo.

sabato 1 agosto 2009

TACCHINO CON ZUCCHINE


Ingredienti per 4 persone:
800 gr di polpa di tacchino
1 cipolla
2 zucchine
1/2 bicchiere di birra
2 cucchiai d’olio
farina, sale, pepe

Procedimento:
Lavare e spuntare le zucchine, quindi affettarle a rondelle sottili. Affettare la cipolla a velo.
Far rosolare le zucchine e la cipolla in una wok con un cucchiaio d’olio, quindi aggiungere un bicchiere d’acqua e far cuocere per 10 minuti circa a fiamma bassa.
Passate la polpa di tacchino nella farina.
Nella stessa wok in cui avete cotto le zucchine, aggiungere 1 cucchiaio d’olio e far rosolare la polpa di tacchino.
Appena il tacchino sarà pronto, alzare la fiamma e sfumare con la birra.
Aggiungere al tacchino le cipolle e le zucchine, aggiustare di sale e di pepe e lasciar cuocere ancora qualche minuto.
Servire il tacchino con le zucchine nei piatti.

sabato 25 luglio 2009

MENU PER GRUPPI (MIN. 5 PERSONE)


1 PROPOSTA MENU:
Preparato per i clienti in visita in Italia che vogliono mangiare veloce e dedicare più tempo alle visite.

Cocktail di benvenuto al tavolo
*
Pizza al piatto
oppure
Spaghetti
*
Crostini di scamorza
*
Fruit-juice
*
Insalata
*
Frutta fresca o Macedonia
*
Caffè, Vino e Acqua



2 PROPOSTA MENU:
Rigatoni all'amatriciana
*
Cotoletta
*
Patate Fritte




3 PROPOSTA MENU:
(SPECIALE MENU PER BUONGUSTAI)
Cocktail al tavolo con salatini
*
Antipasto misto di crostini e affettati
*
Primo Piatto
Tagliatelle ai funghi porcini
*
Secondo piatto
Arrosto misto (coniglio, abbacchio, salsiccia) con patate al forno
*
2° Secondo
Bistecca ai ferri con insalata
*
Frutta o macedonia
*
Dolce
*
Acqua, Caffè

Pasta con erba cipollina e semi di papavero


Ingredienti
Per 4 persone: 400 gr di pasta - 1 mazzetto di erba cipollina - una manciata di semi di papavero - olio di oliva

Preparazione
Occorre semplicemente tagliare a pezzetti l'erba cipollina fresca, disponendola nella zuppiera dove si condisce la pasta, oppure in ogni singolo piatto nel caso di "pasto casalingo" (senza invitati!), aggiungere una spruzzata di semi di papavero, e olio d'oliva.
Mentre questo "sugo" rimane a insaporirsi, si cuoce la pasta e una volta scolata la si versa nel sugo e si mescola.

giovedì 23 luglio 2009

Roast beef estivo


Ingredienti:
roast-beef, 350 gr.
polvere aromatica per arrosti, q.b.
olio, q.b.
vino bianco, mezzo bicchiere
sale, q.b.
maionese, q.b.
mostarda, mezzo cucchiaio
Dosi per: 2 persone

Preparazione:
Insaporite la carne con la polvere aromatica.
Spennellatela di olio.
Sistemate la carne in una teglia.
Cucinatela in forno caldo a 200° C.(per una 30 di min circa)
Bagnatela con un po' di vino bianco durante la cottura.
Salatela solo alla fine.
Fatela raffreddare.
Tagliatela a fette sottili.
Servite a piacere con maionese precedentemente mescolata alla mostarda.

giovedì 9 luglio 2009

Spiedini di gamberi e branzino


Ingredienti

20 gamberi freschi
400 gr di branzino
2 spicchi di aglio
olio
un limone
sale
pepe

Preparazione

Sgusciate i gamberi eliminandoli la parte nera, lavateli e fateli sgocciolare. Tagliate a pezzi regolari il branzino poi lavatelo e asciugatelo.

Mondate e schiacciate l’aglio, versatelo in una scodella e poi aggiungete il pesce, olio, sale, pepe e succo di limone, mescolate bene e fate marinare per almeno mezz’ora.

Sistemate gli spiedini alternando gamberi e branzino, aggiungete sale e pepe e poi fate mettete gli spiedini in una teglia, con un pò di olio, in forno caldo a 170°C, rigirateli ogni tanto e bagnateli con il sugo della marinata. Servite gli spiedini su un letto di insalata verde.

giovedì 2 luglio 2009

Insalata di avocado


Ingredienti per 4 persone
2 avocado
100 gr rucola
100 gr cicorino
80 gr provolone
2 pomodori
Olio d'oliva
1 limone, senape, dragoncello, basilico, sale, pepe.

Preparazione
Mondate, lavate e sgocciolate la rucola e il cicorino, tagliate a listerelle la rucola.
Sbucciate e dimezzate gli avocado, eliminate il grosso nocciolo centrale, quindi tagliateli a fettine sottili. Affettate i pomodori. Affettate quindi anche il formaggio provolone.
Preparate 4 piattini da porzione disponendo in ognuno un quarto degli ingredienti.
Condite l'insalata con una citronette preparata emulsionando 2 cucchiaiate d'olio d'oliva con un cucchiaino di senape, il succo di un limone, sale e senape.
Completatela con foglie di basilico e dragoncello.

giovedì 25 giugno 2009

PIATTI FRESCHI

CANNOCCHIE RIPIENE Ingredienti
per 4 persone:
800 grammi di cannocchie
un trito di aglio e prezzemolo
3 cucchiai di pangrattato
80 grammi circa di margarina vegetale o burro sale e pepe


Lessate le cannocchie in acqua bollente, pulitele bene, privatele della coda e delle zampe poi lavatele in abbondante acqua e scolatele.

Fate un taglio sul dorso delle cannocchie e riem pitele col trito di aglio e prezzemolo mescolato bene in una scodella con il pangrattato, sale, pepe ed un po' di margarina vegetale sciolta o burro.

Fatele cuocere per circa 25 minuti a fuoco moderato, ungendole ogni tanto.

Servitele subito ben calde.

giovedì 11 giugno 2009

SALAME di CIOCCOLATO


Ingredienti per 6 persone
150 g di biscotti secchi
125 g di zucchero semolato
60 g di burro
60 g di cacao in polvere
3 tuorli
Rum scuro

In una ciotola montate i tuorli con lo zucchero e lavorateli con il burro, ben ammorbidito e a pezzetti.
Aggiungete il cacao setacciato, i biscotti sbriciolati e un cucchiaino di rum.
Amalgamate bene gli ingredienti, mettete l'impasto su un foglio di alluminio e dategli la forma di un salame.
Avvolgetelo ben stretto, ponetelo in frigo per una notte. Tagliatelo a fette prima di servire.

sabato 6 giugno 2009

FESTEGGIARE LA PROPRIA LAUREA


Vivande buffet
Focaccia con pomodorini e origano
Pinzone al prosciutto
Pane artigianale tipo “pugliese” da farcire con salumi misti
Sfogliatelle alle erbe aromatiche con spuma di stracchino
Agretto di pomodori con fiocchi di bufala e pesto
Mantecato allo yogurt con fragole fresche
Torta al cioccolato (tagliata a rombi tipo media pasticceria)

Bevande
Bellini
Prosecco Canevel
Verdicchio Classico
Montepulciano d’Abruzzo
Succhi di frutta all’arancia e ananas
Acqua minerale

....DATECI FIDUCIA E FARETE UN FIGURONE!!

domenica 31 maggio 2009

Gnocchetti neri ai moscardini


INGREDIENTI:
(dosi per 4 persone)

300 gr. patate, una bustina di nero di seppia, 500g farina,300g moscardini,
100g pomodori pachino, un uovo, olio extra vergine, sale, prezzemolo, aglio.

Preparate dei gnocchetti con le patate e il nero di seppia.
A parte fate soffriggere in una padella l'olio con aglio tritato finemente.
Aggiungete i moscardini e dopo 5 minuti i pomodorini tagliati.
Fate cuocere per 10 minuti a fuoco basso.
Salate e quando è cotto saltate il tutto con gli gnocchetti e servire cospargendo di prezzemolo.

venerdì 29 maggio 2009

Tortini di riso con prosciutto e melone


Ingredienti:
Dosi per 4 persone:
200gr. di riso originario o vialone nano
150gr. di prosciutto crudo
50gr. di farina
1 uovo
4 cucchiai di latte
1 mazzetto di menta fresca
una manciata di rucola
mezzo melone
olio d’oliva
sale
pepe verde disidratato

Preparazione:
Lessate il riso al dente in acqua leggermente salata, scolatelo e fatelo intiepidire sotto l’acqua fredda corrente. Mettetelo in una ciotola e incorporate 80gr. di prosciutto tritato con 5-6 foglie di menta, il latte, l’uovo,la farina setacciata, il sale e il pepe. Mescolate bene per amalgamare bene tutti gli ingredienti. Scaldate in una larga padella antiaderente mezzo dito di olio. Formate dei tortini pressandoli leggermente e fateli dorare nella padella, su tutti e due i lati, fateli sgocciolare su carta assorbente. Tagliate la polpa del melone e pezzi devono essere quanti sono i tortini di riso. Arrotolate attorno a ciascuno una fettina di prosciutto, sistemateli sui tortini già freddi, decorate con la rucola e le foglie di menta e servite.

venerdì 22 maggio 2009

Spaghetti ai Frutti di Mare, Crostacei e Molluschi: la Scogliera


Si scalda un mezzo bicchiere d'olio extravergine e si aggiunge un trito di aglio e prezzemolo e i calamaretti ben lavati.
Dopo qualche minuto si versa il mezzo bicchiere di vino bianco e un po' d'acqua e facciamo cuocere.
Cuociamo a parte i gamberoni e Scampi, che avremo già sgusciato, in acqua e con una noce di burro. Facciamo evaporare tutta l'acqua, aggiungiamo il cognac e facciamo fiammeggiare. Uniamo il tutto ai calamaretti e aggiungiamo sale e pepe.
Cuociamo gli spaghetti al dente in abbondante acqua salata e condiamoli con la salsa preparata.
E buon appetito!

giovedì 21 maggio 2009

orecchiette asparagi e gamberi


Ingredienti per 2 PERSONE
orecchiette 160 grammi

Per le orecchiette
farina di grano duro 150 grammi
acqua 20 cc
sale un pizzico

Per il sugo
gamberi (code) 100 grammi
asparagi 10
pomodorini freschi 4
olio di oliva 4 cucchiai
farina 1 cucchiaio

lunedì 18 maggio 2009

TORTA DI ROSE


INGREDIENTI:
2 cucchiai di olio
300 grammi di farina
3 tuorli
1 bicchiere di latte
25 grammi di lievito di birra
150 grammi di zucchero
80 grammi di burro
1 limone
1 pizzico di sale

PREPARAZIONE:
Mescolare un cucchiaio di zucchero con la scorza di limone grattugiata, aggiungere l'olio, i tuorli, un pizzico di sale ed il latte, nel quale avrete fatto sciogliere il lievito di birra. Mescolare con cura, quindi iniziare ad aggiungere la farina fino ad ottenere un composto piuttosto solido. Stendere l'impasto fino ad ottenere una sfoglia piuttosto sottile. Nel frattempo sciogliere lo zucchero con il burro, quindi versarlo sulla sfoglia e spargerlo su tutta la superficie. Arrotolare il rettangolo sul lato corto e tagliare dei tronchetti di circa quattro centimetri. Chiudere una parte di ugni rondella, come se doveste formare un fiore. Disporle ben distanziati, in una teglia rotonda (precedentemente ricoperta con carta da forno) con il lato "chiuso" verso il basso. Lasciar lievitare per almeno 60 minuti, fino a quando vedrete le girelle unite tra di loro. Cuocere in forno a 180°C per 40 minuti circa.

venerdì 15 maggio 2009

TORTA DI PANE


Ingredienti:
350 g di panini raffermi;
1l di latte;
mezzo bicchiere di zucchero;
cacao amaro;
100 g di uvetta;
una manciata di pinoli;
1 uovo.

Preparazione:
1) immergere il pane raffermo nel latte intiepidito,
2) impastare con il cucchiaio;
3) unire zucchero, cacao, uvetta, pinoli e uovo;
4) mescolare bene;
5) imburrare una teglia da forno;
6) versare l impasto;
7) spolverizzare la superficie di cacao e alcuni pinoli e infornare a 180° per circa 20 minuti controllando la cottura.

domenica 10 maggio 2009

INSALATA D'ORZO CON POMODORI


Ingredienti per 4 persone:

- 250gr Orzo perlato,
- 300gr pomodori rossi,
- 150gr funghetti sott'olio sgocciolati,
- 100gr olive nere snocciolate,
- aneto, timo, maggiorana, olio e.v., sale, pepe in grani

Mettete a cuocere l'orzo secondo le istruzioni sulla scatola.
Lavate i pomodori, praticate un taglio a croce sul fondo e immergeteli per un minuto in acqua bollente, quindi raffreddateli, spellateli, privateli dei semi e tagliateli a dadini. Fate a pezzetti pure le olive e i funghi. Tritate un mazzetto delle 3 erbe.
Scolate l'orzo giunto a cottura e raffreddatelo, passandolo sotto l'acqua fredda. Sgocciolatelo, quindi trasferitelo in una ciotola. Conditelo con 3 cucchiai d'olio e tutti gli ingredienti preparati. Aggiustate di sale e una macinatina di pepe.

Buon appetito!

sabato 9 maggio 2009

GAMBERETTI degli INNAMORATI


Ingredienti
500 gr di gamberetti
100 gr di funghi
4 cucchiai di olio di semi
q.b. di prezzemolo
2 cucchiai di liquore sherry
1 cucchiaio di succo di limone
2 cucchiai di semi di sesamo

Preparazione
Tritate i funghi e fateli rosolare in una padella a fiamma alta per qualche secondo.
Aggiungete i gamberetti ed i semi di sesamo.
Fate cuocere per circa 10 minuti
Aggiungete lo sherry, il succo di limone ed il prezzemolo.
Servite caldo.

venerdì 8 maggio 2009

Vellutata di ceci con code di gamberi alla vodka


Un piccolo pezzo di una costa di sedano, un pezzetto di cipolla, uno spicchio di aglio, un rametto di rosmarino, olio extravergine d’oliva, sale e pepe
ceci già lessati (circa 450-500 gr)
una patata media
un pizzico di dado granulare vegetale (facoltativo)
In una pentola scaldare due cucchiai di olio con sedano, cipolla e aglio; aggiungere la patata tagliata a cubetti e far rosolare un paio di minuti mescolando, aggiungere i ceci, il rametto di rosmarino e lasciar insaporire ancora qualche minuto. Aggiungere acqua calda in modo da superare i legumi e un pizzico di dado vegetale, salare leggermente.
Cuocere a fuoco moderato per una ventina di minuti. Lasciar intiepidire.
code di gamberi
vino bianco
acqua
un pezzetto di cipolla e di sedano, uno spicchio di aglio, una foglia di alloro, timo
vodka
olio evo
Preparare un rapido court-bouillon con gli odori, senza il timo, acqua e vino bianco in pari quantità, facendolo bollire per circa un quarto d’ora. Tuffare i gamberi con il guscio e toglierli dopo due-tre minuti, scolandoli dal liquido.
Togliere i gusci quando saranno raffreddati.
Scaldare in un padellino dell’olio d’oliva con uno spicchio di aglio, rosolare velocemente i gamberi, sfumare con un bicchierino di vodka, aggiungere un pizzico di timo.
Frullare con il mixer i legumi aggiungendo acqua calda se la vellutata risultasse troppo soda. Riscaldare.
Disporre nelle coppe (io le ho riscaldate con la passata due minuti al microonde) e guarnire con tre gamberi caldi e un pizzico di prezzemolo.
Servire subito accompagnate da bruschettine di pane, pepe nero e olio evo per chi volesse aggiungerne.

giovedì 7 maggio 2009

Aragosta all'ananas


Ricetta raffinata e gustosa. Il piatto non è molto economico visto il costo elevato dell’aragosta, tuttavia ogni tanto bisogna pur dare uno strappo alle regole e concedersi un diversivo, specialmente quando si alimenta il nostro sistema sensoriale con nuove gustose, piacevoli, belle e gradevoli sensazioni.

Gli ingredienti:

2 aragoste piccole
2 fette di ananas fresco
250 g di germogli di soia
il succo di ½ limone
1 uovo
qualche foglia di lattuga
8 cucchiai di maionese
8 gocce di tabasco
½ cucchiaino di salsa Worcester
1 pizzico di pepe di caienna

La preparazione:

Mettiamo sul fuoco una grossa pentola e lessiamo le aragoste, ed un pentolino piccolo per rassodare l’uovo.
Appena l’uovo è sodo, raffreddiamolo sotto l’acqua fredda corrente, eliminiamo il guscio e lasciamolo in un piattino in modo che raffreddi del tutto.
Laviamo 5-6 foglie di lattuga e teniamole ad asciugare su di un panno pulito.
Tagliamo le fette di ananas fresche in cubetti abbastanza piccoli.
Lessiamo i germogli di soia, sgoccioliamoli e tagliamoli grossolanamente con il coltello.
Appena le aragoste sono lessate, spegniamo il fuoco, togliamole dalla pentola e raffreddiamole sotto l’acqua corrente fredda.
Tagliamo ogni aragosta a metà per il lungo, togliamo la parte cremosa gialla , estraiamo la carne dal guscio e tagliamola a cubetti.
Laviamo i gusci delle aragoste vuoti asciughiamoli e teniamoli da parte.
Riuniamo in una ciotola, la polpa dell’aragosta, l’ananas, i germogli di soia, mescoliamo bene.
In un altra ciotola, uniamo il tabasco e la pepe di caienna alla maionese, aggiungiamo anche il succo filtrato di ½ limone e la salsa Worcester.
Mescoliamo bene e con la salsa cosi ottenuta condiamo l’aragosta, mescoliamo ancora in modo da amalgamare tutti gli ingredienti.
Foderiamo i mezzi gusci con le foglie di lattuga che abbiamo lavato ed asciugato precedentemente, distribuiamo il composto di aragosta in tutti e quattro i mezzi gusci, decoriamo con l’uovo sodo tagliato in fettine e serviamo.

BUON APPETITO!

sabato 2 maggio 2009

UNA BEVANDA FRESCA PER L'ESTATE!


Bellini, il cocktail di Venezia, diviene in breve un successo internazionale.

Il Bellini è un cocktail composto da due parti di spumante, una parte di succo e polpa di pesche bianche selezionate e raccolte a perfetta maturazione, ed alcune gocce di lampone di bosco. È un aperitivo classico dall'inebriante profumo di pesca. Il Bellini, prodotto in esclusiva da Canella nella bottiglia bianca, è il risultato di lunghe e scrupolose ricerche, che garantiscono la totale naturalità del prodotto.

Si consiglia di berlo ben freddo (conservare in frigorifero e passare in freezer 15 minuti prima di servirlo) e di non conservarlo a lungo per cogliere integra la sua armoniosa fragranza.

giovedì 30 aprile 2009

Farfalle con zucchine e fiori di zucca


INGREDIENTI (dosi per 3 persone)
Farfalle all'uovo - 250 g
Zucchine - 3
Fiori di zucca - 2 mazzi
Cipolla - 1 piccola
Pomodori ramati maturi - 3 grossi
Prezzemolo - un ciuffo
Erba cipollina secca - 1 cucchiaio
Maggiorana secca - 1 cucchiaino
Vino bianco secco - 1/2 bicchiere
Olio extravergine d'oliva - 4 cucchiai
Sale
Parmigiano grattugiato

Tempi:
preparazione: 30 minuti
cottura: 40 minuti

Lavare le zucchine, spuntarle, eliminare tutti i semi interni e ridurle a fiammifero.
Pelare la cipolla, mondare il prezzemolo, lavarli e tritarli.
Far bollire per un minuto i pomodori, sbucciarli, eliminare i semi e l’acqua di vegetazione; ridurli a cubetti.
In un tegame versare l’olio e aggiungere le zucchine, i pomodori, il trito di cipolla e prezzemolo, l’erba cipollina e la maggiorana, il vino e un bel bicchiere d’acqua; regolare di sale e cuocere a tegame coperto e su calore moderato per 30 minuti o fino a quando le zucchine non saranno tenere, aggiungendo altra acqua se necessario e mescolando di tanto in tanto.
Nel frattempo togliere i gambi ai fiori, eliminare il pistillo interno, tagliarli a metà e lavarli con molta delicatezza, riducendoli, alla fine, in striscioline.
I fiori devono essere aggiunti al sugo appena si spegne il fornello, mescolando piano.
Cuocere la pasta seguendo le indicazioni sulla confezione, scolarla accuratamente e condirla con il sugo. Servire immediatamente con parmigiano grattugiato.

Soufflé di nocciola con zabaione alla grappa di moscato e gelato al latte di capra


PER IL SOUFFLE':
gr. 50 di farina di nocciole tostate
2 tuorli d'uovo
gr. 50 di zucchero
4 albumi
gr. 20 di zucchero
burro
gr. 10 di farina "OO"

PER IL GELATO:
gr. 500 di latte di capra
gr. 150 di zucchero
gr. 100 di panna
gr. 30 di latte in polvere
1 tuorlo

PER LO ZABAIONE:
2 tuorli
gr. 50 di zucchero
2 bicch. di grappa moscato
2 bicch. di vino moscato dolce

PREPARAZIONE:
Montare i tuorli con 50 g di zucchero, incorporare la farina di nocciole e la farina "OO" e alla fine gli albumi montati con 20 g di zucchero. Distribuire il composto in stampi da soufflé imburrati e cuocere in frno a 180° C per 10 minuti.
Per il gelato portare a 90° C il latte di capra con lo zucchero, il latte in polvere e il tuorlo d'uovo; andremo ad incorporare la panna (liquida) e faremo gelare il tutto nella sorbetteria.
Per lo zabaione monteremo i tuorli, lo zucchero, la grappa di moscato e il moscato passito in una casseruola di rame, frustando il composto energicamente su fuoco vivo. Si potrà così servire il nostro dessert con il soufflé appena sfornato, lo zabaione caldo, il gelato ed una guarnizione di frutta di stagione.

lunedì 27 aprile 2009

Filetti di pescatrice con Rosso Treviso gratinato al forno


Ingredienti per la pescatrice (4 persone):
4 piccole code di rospo da 150 gr. cadauna
1 pomodoro Pachino ben sodo e maturo
1/2 fetta di lardo conciato
olio extra vergine dei Colli trevigiani
1 spicchio d'aglio
poche gocce di olio al peperoncino
pangrattato
prezzemolo tritato
sale e pepe quanto basta
1/2 bicchiere di prosecco Spumante CANEVEL

Ingredienti per il rosso Treviso:
2 cespi di Rosso Treviso
1 bicchiere di aceto bianco CARAMEL
una manciata di sale grosso
una noce di burro
1 cucchiaio di Grana Padano
pepe quanto basta

Preparazione
Sfilettare le code di rospo ottenendo così 8 filetti. Gettare il pomodoro in acqua bolente pochi minuti, togliere la buccia, aprirlo, levargli i semi e tagliarlo a cubetti medi.
Tagliare il lardo a piccole listarelle, mettere l'olio extravergine d'oliva in una padella con l'aglio schiacciato e qualche goccia di olio al peperoncino ed il lardo. Appena l'aglio imbiondisce, levarlo dalla padella e spegnere il fuoco.
Introdurre il concassè di pomodoro ed i filetti di pescatrice rimestando energicamente, annaffiare col Prosecco e ridare fuoco moderato.
Correggere di sale e pepe fresco di mulinello ed appena asciugato il fondo di cottura, aggiungere un pò di brodo di vongole o acqua.
Dopo 6/7 minuti dall'inizio, andare a tirare il fondo di cottura con del pangrattato e cospargere di prezzemolo trito i filetti.
Prendere il radicchio, mondarlo e tagliarlo a metà per il senso della lunghezza; preparare l'acqua acidulata e salata in ebollizione, cuocere il RossoTreviso per 3/5 minuti, levarlo ed asciugarlo bene.
In una padella mettere del burro, una fettina di aglio e farli friggere un pò quindi metterci il radicchio ad insaporire su entrambi i lati; toglierlo dalla padella, adagiarlo su una pirofila da forno, spolverare di grana padano ed infornare per la gratinatura a 200° per 4/5 minuti.
Si va ad impiattare posando il RossoTreviso aperto a ventaglio al centro del piatto e posizionando i 2 filetti di pescatrice con il suo sughetto variopinto e gustoso.

domenica 26 aprile 2009

Cannolo trasparente "Canevel" ripieno con battuta di gamberi, zenzero e lime


Ingredienti per 10 persone:
1 bottiglia Canevel
10 gr. Gellan

per la battuta:
800 gr gamberi rossi di Sicilia
1 lime
10 gr. zenzero candito
sale e olio
30 gr. pane da tramezzini tostato a cubetti

Preparazione
Portare a 86° il prosecco con il gellan, versare il tutto su una placca formando un foglio spesso 2 mm.
Ricavare dei rettangoli da 12 cm per 8 cm.
Riporre al centro la battuta di gamberi condita con zenzero, buccia del lime, sale, olio e i cubetti di pane.
Richiudere i cannoli e servire su piatti rettangolari accompagnando il tutto con fiori eduli per decorazione.

sabato 25 aprile 2009

Calamaretti ripieni su letto di radicchietto e fagioli


Ingredienti per 4 persone:
24-32 calamaretti piccoli
2 calamari grandi
2 etti di radicchietto verde
200 g di fagioli cannellini ammollati
200 g di verdure miste: carote, sedano, zucchine, peperoni, sedano rapa, cipolle, tagliate a cubetti di 2 mm circa
olio d’oliva extravergine
aceto balsamico
sale e pepe

Procedimento
Non molto tempo fa (parliamo degli anni tra la prima e la seconda guerra mondiale) uno dei piatti tradizionali e poco costosi della campagna veneta, specie della zona del Piave, era il radicchio con i fagioli.
Questi ultimi si preparavano in una zuppa densa, senza pasta, che veniva versata sopra le piccole foglie di radicchietto verde; si aggiungevano anche dei pezzettini di lardo cotto in padella e "spento" con un po' di aceto.
Ci siamo accorti che questo piatto, ovviamente attutito nei suoi forti sapori, si accompagnava bene con i calamari, che abbiamo preparato ripieni di una farcia composta dalle loro teste e da verdure.
Ecco quindi la ricetta, per quattro persone: si riempiono i calamari con le verdure, si cuociono i fagioli e si frullano facendo una salsa abbastanza densa con olio d'oliva, gocce di balsamico e, volendo, un po' di cetriolo crudo. Si cuociono i calamaretti al vapore (da 5 a 10 minuti a seconda della grandezza). Il piatto va composto in questo modo: distendere al centro il radicchio, poi coprire con un po' di salsa di fagioli, disporvi sopra a raggiera i calamaretti piccoli, e quelli grandi tagliati a fette nel centro; condire con una vinaigrette fatta con olio ed aceto balsamico.

mercoledì 22 aprile 2009

Risotto con le fragole


Ingredienti:

350 gr. di riso
300 gr. di fragole fresche
1/2 cipolla
1 bicchiere di vino bianco secco
1 litro e 1/2 di brodo
30 gr. di burro
olio d'oliva extravergine
sale

Preparazione:
Lavare dolcemente le fragole e metterle a scolare. Tritare finemente la cipolla e farla appassire in un tegame con un goccio di olio d'oliva extravergine. Unire il riso e farlo tostare per qualche minuto, bagnare dunque con un po' di vino bianco, una volta evaporato, versare il brodo, continuando a mescolare.
Quando mancheranno pochi minuti alla fine della cottura, unire le fragole a pezzi, mescolare e regolare a piacere il sale, unire quindi il brodo.
Finita la cottura, unire eventualmente del burro prima di servire in tavola. Ricordare che è sconsigliato unire anche del formaggio, perchè il gusto delle fragole rischierebbe di rimanere coperto.

domenica 19 aprile 2009

CREPES SUZETTE


Ingredienti:
per le 12 crespelle:
100 gr di farina
1 uovo intero e 1 tuorlo
250 ml di latte
30 gr di burro
1 pizzico di sale fino
per la ricetta:
500 gr di arance
il succo di un limone
80 gr di zucchero
50 gr di burro
1/2 bicchiere di liquore all'arancia
Fare le 12 crespelle: impastare la farina con l'uovo e il tuorlo, aggiungere il latte freddo, il sale e un cucchiaio di burro fuso. La pastella deve risultare liscia e senza grumi. Farla riposare per 30 minuti.

Sciogliere il rimanente burro in un padellino di 18/20 cm di diametro e cuocere le crepes versando 1/2 mestolo di pastella nel padellino. Cuociono solo un minuto per parte e non devono colorire troppo. Farne altre 11.

In un pentolino far bollire 1/2 litro d'acqua. Tagliare a julienne la parte arancione delle bucce delle arance e cuocerle per 3 minuti. Ripetere l'operazione per altre 2 volte cambiando ogni volta l'acqua: questo serve per far perdere l'amaro alle bucce.

Unire il succo del limone e quello delle arance e filtrarli con un colino.

In una padella mettere 6 cucchiai di zucchero e 50 gr di burro e farlo un po' caramellare, unire il succo filtrato, bollire per 3 minuti poi aggiungere i filetti d'arancia e cuocere per altri 3 minuti, poi aggiungere il liquore.

Mettere nella padella una crepe alla volta perchè si insaporisca, piegarla in 4 e metterla su un piatto da portata. Fare allo stesso modo con le altre 11 crespelle.

Versarci sopra il fondo di cottura, spolverare con un po' di zucchero e passare sotto il grill.

Scaldare 3 cucchiai di brandy con un po' d'alcool da liquori e versarlo sulle crespelle. Dare fuoco con un fiammifero e servire il piatto fiammeggiante.

venerdì 17 aprile 2009

PRIMA COLAZIONE


La prima colazione è il momento più importante di tutta la giornata, perché ci deve ricaricare dopo il digiuno notturno. Al mattino possiamo anche toglierci la voglia di qualcosa di dolce...perciò prima di andare al lavoro fermatevi e prendete energia al Ristorante Bar Autorimessa che ogni giorno appronta per voi delle deliziose prime colazioni!
La tipica colazione all’italiana è quella meglio articolata, si fa con latte, caffè, fette biscottate, marmellata, yogurt e spremuta d’arancia. Si possono operare sostituzioni senza incidere nel complesso: tè al posto del caffè, pane tostato invece delle fette, miele in luogo della marmellata, frutta fresca per lo yogurt.
Il breakfast all’americana è assai diverso. Si beve solo caffè, ovviamente all’americana, molto lungo. Oppure, in sostituzione, il tè. Il consumo del latte scivola verso il pranzo. Al posto del succo d’arancia mediterraneo, preparato con agrumi freschi spremuti, c’è l’orange juice, cioè liquido addizionato con sostanze disidratate: essenze d’arancia trattata. La parte solida è composta da pane e burro, con dolci e torte. Molti americani, però, prediligono i gusti salati: prosciutto cotto, formaggio e uova accompagnati con del pane.
Differente dagli U.S.A., la colazione in Gran Bretagna e in Germania dove la parola d’ordine è “egg and bacon”: cioè, uova e pancetta, sostanze obiettivamente più ricche di proteine e grassi. Per di più, inglesi e tedeschi prediligono le uova fritte in padella con brioche salate, cucinate insieme ai wurstel.
BUONA GIORNATA!

lunedì 13 aprile 2009

MENU DI PASQUETTA


MENU DI LUNEDI 13/04/2009

Antipasto caratteristico a base di prodotti tipici della nostra terra
Tagliatelle ai funghi porcini o con zucchine e pomodorini
Trionfo di carni miste cotte alla brace
Verdure cotte
Formaggi
insalata Mista
Frutta di stagione
Dolci fatti in casa
Caffè
Vino del Borgo
Liquori

Se presenterete questa pagina al Ristorante Autorimessa, sia a pranzo che a cena, potrete usufruire di uno sconto del 15%!!

sabato 11 aprile 2009

COLOMBA DI PASQUA


Ingredienti
• 375 gr di farina di manitoba
• 150 gr di latte
• 5 gr di lievito di birra
• 95 gr di acqua
• 5 uova
• 140 gr di burro
• 295 gr di zucchero
• 1 cucchiaino di marmellata di arance
• 1 cucchiaio di arance candite frullate
• 4 gr di sale
• semi di bacello di vaniglia
• 125 di canditi
• 25 gr di farina di mais
• 125 gr di farina 00
• 100 gr di nocciole
• 50 gr di mandorle
• zucchero in granelle

Ricetta per persone 6

Preparazione
Preparare il poolish con 5 gr di lievito di birra, 125 gr di latte, 125 gr di farina di manitoba. Fare lievitare, coperto per 8 ore circa all'interno del forno spento per evitare correnti di aria. Dopo 8 ore l'impasto si presenta con delle enormi bolle, e triplicato. Aggiungere 95 gr di acqua a 37°C unire 65 gr di zucchero e due tuorli, lavorare bene finchè il tutto non sia amalgamato. Se si ha l'impastatrice mettere il tutto dentro, se non si ha lavorare molto con le mani, aggiungere un'altro tuorlo e 70 gr di burro ammorbidito ma non sciolto. Aggiungere 250 gr di farina manotoba seracciata e lavorare molto bene. Assumerà una consistenza appicicaticcia ma non mettere farina, continuare ad impastare fino a quando la pasta non diventerà elastica. Mettere in una ciotola molto capiente coperta con uno stofinaccio, e chiusa in forno spento per 11/12 ore. L'impasto non deve prendere odore di acido. Se l'ambiente è freddo lasciare meno tempo in lievitazione. Quando si estrarrà l'impasto sarà molto gonfio, dare un pugno nel centro della pasta per sgonfiarlo, aggiungere 80 ge di zucchero un cucchiaino di marmellata, un cucchiaio di canditi frullati 25 gr di latte 2 tuorli, lavorae aggiungere un altro tuorlo, 4 gr di sale i semi di bacello di vaniglia 70 gr di burro sciolto 125 gr di canditi, aggiungere 125 gr di farina setacciata. Lavorare la pasta e lasciare riposare per 1 ora. Preparare la glassa con 100 gr di nocciole 50 gr di mandorle, 25 gr di farina di mais, 150 gr di zucchero, frullare nal frullatore aggiungere albume fino a far diventare la glassa della consistenza dello yogurt, mettere l'impasto nello stampo da colomba grande oppure due o tre di quelli piccoli, lasciando 4/5 cm per la lievitazione, mettere la glassa sopra e le mandorle. Coprire con uno strofinaccio e lasciare lievitare per un paio di ore. Quando l'impasto sarà a 2 centimetri dal bordo dello stampo versare le granelle di zucchero. Fare cuocere a 180°C per circa 50/60 minuti provare con uno stecchino ma lasciare ancora 10 minuti in forno per evitare che si formi la conca al centro.

venerdì 10 aprile 2009

E' TEMPO DI FRAGOLE


Quali sono le proprietà della fragola?
La fragola è ricca di vitamina C che, come sappiamo, rafforza le difese naturali dell’organismo, è diuretica grazie alla presenza di potassio, fa aumentare la riserva alcalina e gode di azione dissetante, rinfrescante, antiurica e depurativa. Inoltre, è particolarmente indicata per chi soffre di reumatismi e di ipertensione. Infatti, la fragola è in grado di stimolare la produzione di ormoni, che rafforzano il sistema nervoso. Infine, sono una discreta fonte di fibre, ma povere di sali minerali”.

Ingredienti: (x 4-6 persone)
4 uova
100g zucchero semolato
100g farina senza glutine
300g ricotta fresca
200g fragole a fettine
40g zucchero a velo

-Preriscaldare il forno statico a 200°;
-In una terrina sbattere le uova intere con lo zucchero fino ad ottenere un composto gonfio, leggero e bianco;
-Imburrare una teglia rettangolare e disporvi un foglio di carta da forno, imburrare bene anche questo, versarvi il composto e infornare per 10 min.
-Nel frattempo inumidire un canovaccio e stenderlo sul tavolo;
-Togliere il pan di spagna dal forno, lasciarlo intiepidire un paio di minuti nella teglia e poi capovolgerlo sul canovaccio e avvolgerlo su se stesso come uno strudel lasciando il canovaccio all’interno;
-Lasciar raffreddare completamente a temperatura ambiente;
-Lavorare la ricotta con lo zucchero a velo in modo da renderla cremosa, se fosse troppo solida aggiungere un cucchiaio di latte; mondare le fragole e tagliarle a fettine sottilissime;
-Riprendere il canovaccio, strotolare il pan di spagna con molta delicatezza e spalmarlo con la crema di ricotta, disporvi le fragole e ri-arrotolarlo su se stesso;
-Avvolgerlo in un foglio di alluminio e disporlo in frigo almeno 3-4ore;
-Prima di servirlo, decorarlo a piacere con altre fragole o zucchero a velo.

giovedì 9 aprile 2009

L'arrosto di arista al latte
Quando il tempo è poco e le cose da fare troppe, perché non aiutarvi con una cottura veloce? Se poi volete fare un buon arrosto...allora necessitate proprio di una pentola a pressione e dell'esperienza di Clelia! La ricetta veramente semplice dell'arista non richiede neppure la vostra presenza...per almeno 20 minuti!
Difficoltà:
Tempo di preparazione: 7 minuti
Tempo di cottura dal fischio della pentola a pressione: 20 minuti


Ingredienti per 5 persone:
850 gr. di arista di maiale legata in unico pezzo
50 gr. di burro
3/4 di lt. Di latte
Sale marino q.b.

Sciogliete il burro nella vostra pentola a pressione, quando sarà liquefatto mettetevi l'arista e rosolatela a fuoco medio su tutti i lati.
Copritela con il latte e regolate di sale, chiudete la pentola e cuocete per 20 minuti a partire dal fischio (ricordatevi naturalmente di abbassare al minimo la fiamma durante la cottura!).

mercoledì 8 aprile 2009

L'UOVO DI PASQUA


L'uso di regalare uova è antichissimo. Sicuramente è legato al fatto che la Pasqua coincide con l'inizio della primavera, originariamente celebrata con riti per la fecondità ed il rinnovamento della natura. L'uovo simboleggia, infatti, la vita che si rinnova.
Nel Medioevo era tradizione regalare uova ai servitori; in Germania le uova venivano donate ai bambini insieme ad altri regali pasquali.
In alcuni paesi, come la Gran Bretagna, ogni anno a Pasqua i bambini vanno a cercare in giardino, fra l'erba e i cespugli, le uova che il dispettoso coniglietto pasquale ha colorato e poi nascosto.

Ma come si fa l’uovo di Pasqua?
Il cioccolato, mantenuto fuso in grossi contenitori con intercapedini contenenti acqua calda, viene distribuito in stampi ovali.
Gli stampi sono montati su un macchinario dotato di lunghe braccia che girano a 360 gradi, facendo contemporaneamente girare su se stesso l’uovo.
Così, per effetto della grande forza centrifuga, il cioccolato si spande sulle pareti prendendo l’inconfondibile forma ovale.
Ancora molto morbido, praticamente allo stato semisolido, l’uovo viene aperto per inserirvi la sorpresa e inviato a un altro reparto di produzione, per essere raffreddato e quindi solidificato. A questo punto il prodotto per essere confezionato.

martedì 7 aprile 2009

Zuppa di cozze

Ricette: primi piatti a base di pesce

INFORMAZIONI:
INGREDIENTI

1 Kg di cozze
5-6 mazzetti di prezzemolo
2 spicchi d'aglio, più 1 per sfregare il pane
6 pomodori maturi (600 g circa)
4 cucchiai d'olio extravergine di oliva
sale fino
4 fette di pane casereccio, tipo Altamura, Pugliese, Toscano
pepe
PREPARAZIONE

Pulire le cozze lavandole accuratamente sotto acqua corrente. Raschiare la superficie esterna della conchiglia per rimuovere eventuali incrostazioni, staccare il bisso strattonandolo con la lama di un coltello.
Lavare il prezzemolo, selezionarne le foglie e tritarle finemente con la mezzaluna su un tagliere assieme all'aglio spellato e spezzettato.
Lavare i pomodori, tagliarli a metà e privarli dei semi. Ridurre la polpa a cubetti.
Mettere in un capace tegame l'olio, il trito di aglio e prezzemolo, accendere il fuoco e farlo rosolare a fiamma media per qualche minuto.
Aggiungere la polpa di pomodoro, un pizzico di sale e far cuocere per 10 minuti a fiamma media coperto, mescolando piuttosto spesso con un cucchiaio di legno.
Nel frattempo abbrustolire le fette di pane sotto il grill del forno e sfregarle, appena ritirate, con uno spicchio d'aglio.
Unire le cozze e cuocerle a fiamma vivace fintanto che si aprono (generalmente occorrono 5-6 minuti). Mescolare di tanto in tanto.
Distribuire le cozze nei piatti con il loro sugo, mettere le fette di pane, una grattugiata di pepe e foglie di prezzemolo per decorare.

2 persone
375 Kcal a porzione
difficoltà facile
pronta in 45 minuti
ricetta light

domenica 5 aprile 2009

TORTA PASQUALINA


Torta pasqualina è il nome di una torta, solitamente salata, tipica della Liguria(più precisamente del Genovesato) che viene preparata anche in altre località d'Italia con caratteristiche differenti (talvolta anche in versione dolce). Cotta al forno, è tipica del tempo pasquale.

Preparazione
Si prepara stendendo sfoglie sottilissime di pasta preparata con farina e olio di oliva (senza lievito). La sfoglia ricavata che servirà per il fondo deve essere più grande del tegame, e, in questa fase della preparazione, pendere fuori dal recipiente. Vi stendono due sfoglie, l'una sull'altra. Indi si versa il ripieno, preparato con spinaci, bietole o carciofi (d'obbligo il carciofo spinoso violetto di Albenga) affettati sottilmente e trifolati con aglio, uova, formaggio grattugiato, sale, noce moscata, quagliata (la prescinseua del dialetto genovese), e maggiorana tritata. Nel ripieno si praticano, con l'aiuto di un cucchiaio, alcuni incavi nei quali vengono fatte cadere alcune uova intere; diventeranno sode con la cottura della torta. La tradizionale torta pasqualina è fatta solo con le bietole, poiché nel periodo pasquale i carciofi non erano a buon mercato.
Si stendono quindi le sfoglie superiori, almeno due, sottilissime, tra l'una e l'altra, unte per evitare che si attacchino tra loro, si soffia con l'aiuto di una cannuccia, in maniera da creare all'interno una camera d'aria. E si rimboccano sul bordo del tegame insieme a quella inferiore, creando una festonatura decorativa. Si cuoce nel forno. La torta a fine cottura avrà un gradevole aspetto di pienezza.
La torta pasqualina è tipica del periodo pasquale, perché è il tempo dei carciofi. Rappresenta il clou del pranzo pasquale e in passato era l'apoteosi dell'abilità delle casalinghe, che leggendariamente si narra riuscissero a sovrapporre sino a trentatré sfoglie in omaggio agli anni di Cristo.
Una variante per altri periodi prevede l'uso delle bietole o di altra verdura al posto dei carciofi.
L'esistenza della torta pasqualina genovese è documentata dal XVI secolo, quando il letterato Ortensio Lando la cita nel Catalogo delli inventori delle cose che si mangiano et si bevano. Allora era nota come gattafura, perché le gatte volentieri le furano et vaghe ne sono, ma anche lo stesso scrittore ne era ghiotto tanto da scrivere: "A me piacquero più che all'orso il miele".
Nei secoli scorsi uova e formaggio, ingredienti essenziali della pasqualina, erano alimenti che si consumavano solo nelle grandi ricorrenze.
A Ventimiglia si usano nel ripieno erbe selvatiche (caccialepre, ortica, allattalepre, songino), al posto delle bietole e della borragine.

sabato 4 aprile 2009

ALIMENTI AFRODISIACI




Con il termine afrodisiaco si intendono tutte quelle sostanze come bibite, cibo, odori, erbe, spezie, ecc. che favoriscono lo stimolo sessuale.
Taluni profumi, pietre e tessuti pregiati, sono generalmente considerati afrodisiaci, anche se in realtà non possiedono nessuna particolare proprietà in grado di rinvigorire gli appetiti sessuali.
Esistono invece diverse spezie afrodisiache utilizzate nella preparazione di cibi che possiedono un innegabile potere sulla sessualità maschile e femminile.
I cibi afrodisiaci non sono certamente un'invenzione moderna. La loro origine risale fin dalle antichità, dalla cultura Egiziana, Greca e Romana. Il termine afrodisiaco infatti data almeno 5.000 anni e deriva da Afrodite, la dea dell'amore e della bellezza venerata dagli antichi Greci. Durante le feste dionisiache l'uso di cibi stimolanti era diffuso: i Greci consumavano tartufi, uova, miele ed anche frutti di mare (secondo la tradizione la dea era nata dalla spuma del mare).
L’alcool è in grado di limitare o di annullare il controllo abituale del Super-io (che controlla a sua volta il comportamento), ma se assunto in eccesso, oltre a sollecitare le premesse "cerebrali", ostacola la realizzazione delle fantasie amorose. È provato che l'alcool crea un effetto disinibitorio che sblocca i "complessi" limitanti i più timidi, ma dietro questo effetto disinibitorio si può celare anche un intralcio organico all'atto dell'impegno fisico. Anche una cena eccessiva, con il conseguente sovraccarico digestivo, può favorire la sonnolenza più che gli ardori sessuali.
Ma possono i cibi essere realmente afrodisiaci? Esiste un rapporto fra tavola e letto?
Da una ricerca del CIRM condotta nel 1999 circa la metà degli italiani crede al potere afrodisiaco di alcuni alimenti.
Secondo la scienza medica, esiste soltanto un rapporto indiretto fra il cibo e il desiderio sessuale. L'effetto sarebbe legato più alle modalità in cui la cena viene consumata, cioè l'atmosfera, l'intimità, che ad un processo chimico nel nostro organismo. Aragoste, crostacei, tartufi, spezie e tutta una serie di cibi proposti dalla tradizione popolare come alimenti afrodisiaci, per la scienza non hanno invece nessun potere afrodisiaco.

venerdì 3 aprile 2009

Gli italiani e il vino – il primo ritratto del consumatore di vino in Italia


Il vino rimane soprattutto un piacere, da vivere con gli amici o con il partner e da scegliere rigorosamente in base ai propri gusti, anche se la discriminante prezzo è sempre più presente nei criteri di scelta.

Verona, 2 aprile 2009 - Continua l’idillio tra italiani e il nettare di Bacco: oltre sette su dieci (76,3%), infatti, dicono di apprezzare il vino, che per il 42,7% è e rimane un’abitudine quotidiana. Al fianco degli abitudinari, soprattutto tra gli under 30, prevalgono quelli che a un buon bicchiere di vino, non ci rinuncia almeno 2 o 3 volte alla settimana (17,3%). Non mancano naturalmente i veri intenditori, presenti in ogni fascia di età, ma per il 61,8% la conoscenza si limita a 5 etichette. Per tutti però la scelta di cosa bere si basa esclusivamente sul gusto personale (68,8%). Ad essere veramente conosciuti sono i vini del proprio territorio (36,3%), non a caso il primo “luogo di acquisto” sono proprio le cantine vicine a casa (40,2%), seguite naturalmente dalla grande distribuzione. In generale il prezzo influisce sulla scelta del 24% degli intervistati e per il normale consumo domestico il 53,1% non vorrebbe spendere più di 4 Euro a bottiglia. Ma cosa rappresenta il vino per gli Italiani? Per il 56,7% è soprattutto un piacere e un modo perfetto per stare bene insieme agli altri (47,2%). Non solo, è indissolubilmente legato alle occasioni speciali tanto che per il 76,9% non può mai mancare.
È quanto emerge da uno studio promosso dal Centro Studi Veronafiere-Vinitaly e condotto dalla BocconiTrovato&Partners su 1000 italiani (uomini e donne) dai 18 anni in su, intervistati sul loro “rapporto” con il vino, sulla loro conoscenza, sulle motivazioni e sulle abitudini di acquisto e di consumo.

Per tutti il vino è sinonimo di socialità e per la quasi totalità si associa al cibo

Il 76,3% degli intervistati ama il vino e per quanto riguarda le abitudini di consumo emergono tre macro atteggiamenti: gli abitudinari, per i quali il vino è un elemento imprescindibile dal quotidiano (il 42,7% dei consumatori di vino), quelli per i quali il vino si ricollega al divertimento, alla socialità e alle uscite con gli amici, che lo bevono 2 o 3 volte alla settimana (17,3%), per arrivare a quelli che lo bevono una volta alla settimana (14,3%) o due o tre volte al mese (8,7%). In questa tipologia di consumo prevalgono sicuramente gli under 30. Ci sono poi i “bevitori da anniversario”, ovvero coloro che limitano il consumo di vino ad occasioni particolari, feste comandate, ecc., gruppo in cui rientrano coloro che lo bevono una volta al mese (4,2%), o addirittura tre o quattro volte all’anno (12,8%).
Chi è che sceglie la tipologia di vino? Il vino si sceglie in “prima persona” (51,1%) e la scelta del tipo è ancora “prettamente maschile” (67,8% contro il 30,2% di donne) o la si delega agli amici (10,7%, cosa che accade soprattutto gli under 30, con il 25%).
Ma quello che conta, nella percezione degli intervistati, è che il vino è sicuramente qualcosa che viene legato alla socialità: solo il 10,7%, infatti beve anche “da solo” (13,6% uomini, 7,1% donne), mentre quasi 1 intervistato su 2 ha risposto “con gli amici” (48,8%). Per la maggior parte degli intervistati, poi, il momento canonico in cui gustare un buon bicchiere d vino rimane soprattutto il pasto, che si tratti di quello “quotidiano” e casalingo (52,6%) o che ci si trovi a cena con gli amici.

mercoledì 1 aprile 2009

Bucatini al ragù di pesce spada
PREPARAZIONE

Sciacquare il trancio di pesce spada sotto acqua corrente, togliere la pelle e, se presente, la lisca. Tagliarlo a piccoli cubetti di 1 cm di lato.
Snocciolare le olive e spezzettarle grossolanamente.
Scolare le acciughe dall'olio e tamponarle con carta da cucina per togliere il liquido in eccesso.
In una capace padella mettere l'olio, gli spicchi d'aglio spellati e le acciughe. Accendere il fuoco e far soffriggere a fiamma vivace fintanto che l'aglio non si sarà ben dorato.
Unire il pesce spada, mescolare e farlo dorare uniformemente.
Aggiungere le olive e far cuocere per un paio di minuti mescolando di frequente, quindi unire i pomodorini con il loro succo di conservazione, un pizzico abbondante di sale, una manciata di origano, amalgamare bene gli ingredienti, lasciar riprendere il bollore, coprire e cuocere per 5 minuti a fiamma media.
Lessare la pasta in abbondante acqua salata, scolarla, e saltarla nella padella del condimento per qualche minuto, girando di frequente.
Servire immediatamente con una generosa macinata di pepe.

RISOTTO al RADICCHIO


Fra il 1860 e il 1870, Francesco Van Den Borre perfeziona le tecniche dell'imbianchimento del radicchio gia' impiegate nella sua terra natale, il Belgio, con altri ortaggi.
Al 1899 risale la prima mostra annuale del Radicchio Rosso, allestita sotto la "Loggia" del Palazzo dei Trecento a Treviso. Ed anche la preparazione del riso, presente nel Veneto fin dal ‘500, conosce una sua evoluzione, venendo in questi ultimi decenni servito prevalentemente con risotto molto morbido e sempre meno in minestra.

Risotto al radicchio - Ricetta Veneta
Prendere il radicchio, mondarlo, lavarlo e tagliarlo a pezzetti.
In un tegame sciogliere il burro, unire la pancetta di maiale, la cipolla e l'aglio.
Rosolare il tutto e aggiungere il radicchio, coprire il tegame tenendo presente che bastera' l'umidita' del radicchio per portarlo a cottura.
Unire il riso, insaporirlo nella salsa, bagnare con poco vino rosso e quindi con il brodo, portarlo a cottura, mantecare con burro e grana.

martedì 31 marzo 2009

MENU ALLA CARTA

PRIMO PIATTO:

Spaghetti S.Marco

SECONDO PIATTO:

Frittura di pesce

CONTORNO:

INALATA VERDE O MISTA


BUON APPETTITO!

PREZZO VERAMENTE SPECIALE PER TUTTI I LETTORI DEL BOG CHE PRESENTANO ALLA CASSA QUESTO ARTICOLO!!!

lunedì 30 marzo 2009

BON TON al ristorante


Entra prima l'uomo, che tiene aperta la porta e fa passare la propria signora.
Il principio fondamentale è che l'uomo deve fare da 'parafulmine' alla donna entrando per primo in un qualsiasi luogo pubblico,
e controllando in tal modo anche che il luogo sia 'consono'.
Quando il cameriere arriva per l'ordinazione, siate chiari e non fate confusione.
Il tovagliolo si tiene aperto sulle gambe, schiena eretta, staccata dal sedia.
In caso di emissione di rumori corporali non bisogna assolutamente chiedere scusa, i presenti potrebbero non essersene accorti.
Il capotavola aspetta che i piatti di tutti i commensali siano serviti, e viceversa i commensali aspettano che il capotavola inizi per primo il suo pranzo.
È maleducazione mangiare il pane prima di essere serviti o fra un piatto e l'altro,
bere senza prima aver passato l'acqua/vino al commensale alla propria destra o sinistra che ha il bicchiere vuoto.
Non assaggiare dal piatto di altri e se lo fate assicuratevi che la persona che vi offre l'assaggio sia sinceramente disposta.
In caso di problemi, chiedere del direttore o del proprietario e non lamentarsi con il cameriere.
Non chiamare il cameriere e se proprio è necessario farlo con un piccolo gesto della mano.
Si utilizzano prima le posate più esterne e via via quelle più interne.
Terminata una portata non si lasciano ai lati del piatto a mo' di 'remi',
ma (parallele) nel piatto nella posizione delle '6.30' o delle '4.20' con il coltello a destra e la lama rivolta verso la forchetta.

domenica 29 marzo 2009

SARDE IN SAOR


Si tratta di una ricetta molto antica, risalente al ‘300, nata dalle origini marinare di Venezia. Fu un' invenzione dei pescatori che, costretti a stare molto tempo in mare, avevano l’esigenza di conservare più a lungo dei piatti di pesce. Fra gli ingredienti di questo piatto, oltre alle sardine, c’è anche la cipolla che nel passato rappresentava un efficace rimedio contro lo scorbuto. Può variare il liquido di conservazione e talvolta per ottenere un saor più leggero si usa vino bianco al posto dell'aceto. Le sarde in saor sono la golosità tipica della Festa del Redentore, che si svolge a Venezia, dalla fine del ‘500, la terza domenica di luglio di ogni anno.
Preparazione
Pulite e private delle sardelle della testa e della spina, lavatele, asciugatele e infarinatele. Friggetele in strutto bollente (o olio) e lasciatele sgocciolare su carta assorbente. Nel fondo della frittura fate appassire delle cipolle tagliate a rondelle sottili, poi aggiungete due bicchieri di aceto e della scorza del limone. Spegnete dopo un paio di minuti. Sul fondo di una terrina disponete uno strato di pesce fritto, sale, pepe, uno strato di cipolle, foglie di alloro e uvetta: alternate gli strati terminando con la cipolla. Meglio sarebbe degustare il saor almeno il giorno seguente alla sua preparazione.

sabato 28 marzo 2009

Spaghetti alle vongole


INFORMAZIONI
2 persone
420 Kcal a porzione
difficoltà facile
pronta in 30 minuti
ricetta light

INGREDIENTI
500 g di vongole
una decina di rametti di prezzemolo
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai d'olio extravergine di oliva
pepe
160 g di spaghetti
sale grosso

PREPARAZIONE
Lavare accuratamente le vongole sotto acqua corrente e metterle in una capace casseruola. Porle sul fuoco a fiamma vivace ed attendere che si aprano. Generalmente occorrono 5-7 minuti. Mescolare di tanto in tanto.
Quando sono pronte sgusciarle lasciandone qualcuna intera per decorare e filtrare il liquido di cottura.
continua

venerdì 27 marzo 2009

POENTA E OSEI


Ingredienti:
-farina gialla gr. 500
-lardo gr. 100
-burro gr. 100
-16 uccellini
-foglie di salvia
-sale

Preparazione:
Porre a scaldare un litro e tre quarti circa di acqua salata; appena alzerà il bollore versarvi a pioggia, mescolando, la farina gialla e continuando a rimestarla cuocerla per 40 minuti. Spennare gli uccellini e fiammeggiarli per togliere la peluria; non pulirli internamente ma levare solo gli occhi e le zampine. Poi lavarli, asciugarli e infilarli in spiedini, intervallandoli con pezzetti di lardo e foglie di salvia. Porre a fuoco una padella con il burro : appena sarà spumeggiante mettervi gli uccellini, salarli e lasciarli dorare. Capovolgere la polenta oramai cotta su un piatto, allargandola un poco, e collocarvi sopra gli uccelletti con il sugo.

giovedì 26 marzo 2009

PACCHERI CON POLPA DI GRANCHIO


NGREDIENTI:

400 g. di paccheri, polpa di granchio 400 g., 500 g. di broccoletti calabresi, due pomodori ramati, 50 g. di vino bianco, prezzemolo, aglio. olio di oliva, pepe, sale.



RICETTA:
In abbondante acqua salata cuocere al dente i paccheri. Mettere aglio e olio in un recipiente adatto al forno a microonde. Ricoprire con la pellicola e cuocere nel microonde per un minuto. Nel frattempo mondare i broccoletti eliminando le foglie e i gambi. Ridurre la verdura in piccoli pezzi e cuocerla per alcuni minuti in acqua salata portata a ebollizione. Scolare i broccoli e immergerli in acqua ghiacciata per interromperne la cottura. In una padella riscaldare un poco d'olio aromatizzato all'aglio e farvi rosolare la polpa di granchio.CONTINUA QUA

VENITE AD ASSAGGIARE QUESTO PIATTO!!!

mercoledì 25 marzo 2009

RINFRESCO



Il Ristorante Autorimessa organizza rinfreschi in occasioni di feste di laurea, riunioni di lavoro, e festeggiamenti vari. Da non considerare una scelta di ripiego rispetto al pranzo, ma una scelta di stile che va perciò curata sin nei minimi particolari.
La proposta del menu rinfresco è chiaramente indirizzata alle esigenze di una giornata che scorre veloce. Niente di meglio quindi se si intende mangiare con semplicitá e allo stesso tempo saziarsi con piacere con pizze al trancio. Ma anche con panini assortiti, le tartine, i tramezzini accompagnati da un antipasto di pesce accontenteranno tutti i palati...
Ovviamente prenotato potrete proporre Menu più ricchi, fantasiosi per ogni occasione.
Alcune nostre proposte giusto per stuzzicarvi un po':

COCKTAIL ANALCOLICI
antipasti e fingerfood
Cannoncini di wurstel
Cannoncini salati
Salatini
Focaccine al parmigiano,pinoli e noci.
Focaccine
Mezze noci salate
Muffin radicchio e prosciutto crudo
Piccoli vol-au-vent
Sgonfiotti di Stracchino
Mini tortillas finger food vegetariane
Frittelle tacchino e mais
Le girelle al salmone
Mini tortillas di mazzancolle

Stella ai gamberetti
Caramelle Allo Speack
Cestini di parmigiano ripieni di insalata di polpo
Champignon trifolati della locanda
Cocktail Di Gamberetti E Pompelmo
Crostini carciofi e kiwi
Fette di limoni alla mousse di tonno
Palline croccanti al formaggio
PIZZETTE da aperitivo
Sfogliatine di nasello con sorpresa

Con la bella stagione si potranno organizzare rinfreschi anche sui tavoli all'esterno del locale e accompagnarli da cocktails freschi con frutta di stagione, alcolici e analcolici.
Contattateci e non resterete delusi.


Per Prenotazioni: 041 5235470

martedì 24 marzo 2009

RISI&BISI


Una classica ricetta veneziana per utilizzare uno tra i più squisiti ortaggi di stagione; non si tratta di un vero e proprio risotto come nella tradizione lombarda, ma piuttosto di una "minestra asciutta".

Per sei persone:

Quattrocentocinquanta grammi di riso, preferibilmente della varietà Vialone Nano
Un chilo di piselli freschissimi
Uno scalogno
Vino bianco
Brodo leggero di carne, o brodo vegetale
Olio di oliva
Una noce di burro
Parmigiano
Sale

Sgranate i piselli, tenendo da parte alcuni baccelli che farete bollire per un mezz'ora con il brodo.
In una casseruola fate appassire con qualche cucchiaiata di olio lo scalogno sottilmente affettato, aggiungete i piselli e fate insaporire qualche minuto. Aggiungete un bicchiere di buon vino bianco secco e fate stufare i piselli per una decina di minuti circa.
Mettete in casseruola il riso e circa sette decilitri di brodo bollente, mescolate bene e fate cuocere rimestando di tanto in tanto; quando il riso sarà bene al dente aggiungete il burro e alcuni cucchiai di parmigiano grattugiato, fate amalgamare e servite ben caldo.
Lasciate il Risi e bisi piuttosto "liquidi", con la consistenza di una minestra asciutta.

FATEVI CONSIGLIARE DAL PERSONALE SPECIALIZZATO DEL "RISTORANTE AUTORIMESSA" PER QUANTO RIGUARDA GLI ACCOSTAMENTI DI VINO....e BON APPETIT!

lunedì 23 marzo 2009

COS'E LO SPRITZ????


Lo spritz in generale



lo spritz è un aperitivo amatissimo nel nordest, terra in cui affonda le sue radici da più di cento anni, avendo trovato le sue roccaforti in città come Venezia, Padova, Trieste e Treviso.
Si tratta di un composto corroborante a base di alcool, dalla funzione sociale aggregativa. Spritz e' il nome "scientifico", ma viene comunemente denominato Spriss o Spriz o, spesso, Sprisseto: il che dimostra l'amore della popolazione verso il Nostro, giunta a coniarne anche il vezzegiativo.La sua ricetta è avvolta da un'aura di mistero...o forse non è mai esistita!! Di certo è composto da vino bianco e acqua (o selz), ma per il resto ci si affida alla creatività del barista che lo prepara...o alla propria! Nella maggior parte dei casi le aggiunte alla "base" descritta sono quelle di quantità (...più o meno ingenti...) di Aperol, Cynar o Gin.
CONTINUA QUI


VENITE AL RISTORANTE AUTORIMESSA AD ASSAGIARE UNO DEI MIGLIORI SPRITZ A VENEZIA!!!!!!